Sinem

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Sinem

17 Giugno @ 21:00

Free

voce – Sinem Arslan Ströbel
batteria – Tom Wu
chitarra –Martin Tagar

I Sinem incarnano lo spirito delle she-punks, esibendosi con una determinazione feroce simile a quella di “Iggy Türkpop”. Il loro viaggio riflette la doppia identità dei figli di immigrati, che fondono influenze culturali diverse. I Sinem si sono sviluppati sentendo la pressione di conformarsi a un’identità tedesca e di desiderare le proprie radici turche, mentre navigavano in due mondi musicali. Ora queste influenze convergono armoniosamente nella loro musica.
Chiunque conosca Sinem da un po’ di tempo ha la sensazione che la loro esistenza abbia sempre avuto un singolo punto di arrivo: la musica!

Chi sono i Sinem?

Fino a poco tempo fa, i Sinem non erano affatto una band, ma una realtà organizzativa sullo sfondo dell’underground di Monaco. Non è passato molto tempo da quando i figli di coloro che sono venuti in Germania per lavorare hanno mischiato con naturalezza la propria identità con quella tedesca. Sono “divisi in due mondi”, come afferma Ozan Ata Canani nella sua canzone del secolo “Deutsche Freunde”.
E lo stesso vale per Sinem Arslan Ströbel, cresciuta in campagna nell’Alta Baviera essendo l’unica con radici turche nel suo ginnasio. “Fa un certo effetto”, dice Sinem, e forse possiamo immaginarlo.
Molti immigrati sono familiari con il fenomeno della convivenza di due gusti musicali diversi: uno privato e uno vissuto in pubblico con la società maggioritaria. Nelle sue stesse parole, Sinem descrive questo fenomeno come segue: “Tutto doveva essere così uber-tedesco. Dovevi essere più tedesco dei tedeschi, dovevi essere vestito bene, avere buoni voti a scuola e cose del genere. Ma il Turco continuaca a uscire spontaneo quando andavamo in Turchia una volta all’anno. È stato allora che ho capito: ok, c’è una forte nostalgia di casa”. Ma ora tutto si sta risolvendo.
A prima vista, il suo album di debutto “Köşk” attinge al canzoniere del rock e del pop di Anadolu. Musica con visioni di umanità e libertà. Gran parte di essa risale agli anni Sessanta e Settanta. I desideri insiti in tutte queste canzoni non sono stati esauditi, anzi! Ed è per questo che devono essere ricreate ancora e ancora, in nuove interpretazioni. Gli ascoltatori attenti conosceranno molte canzoni di luminari della cultura, di produzioni giovani e meno giovani, di Derya Yıldırım, Selda Bağcan, Barış Manço, Cem Karaca e molti altri. I Sinem lo fanno con coerenza e buttano giù la porta del post-punk. Lungo il percorso, trovano novità alle canzoni più familiari.
E d’ora in poi parleremo di Sinem al plurale, perché il post-punk è il luogo in cui – il trio – si riunisce intorno a Sinem Arslan: il furioso Tom Wu è uno spirito vivace della scena di Monaco. Attualmente suona anche la batteria per i What Are People For? e produce la musica di Sinem. Si dice che non abbia mai suonato da solo. Alla chitarra c’è Martin Tagar, il cui strumento è sempre al centro dell’azione e completamente integrato nella musica. Raramente i chitarristi hanno il dono di non suonare una nota di troppo. Quando non è sul palco con Sinem, lo troviamo “on the road”, ad esempio con la punta di diamante tedesca postpunk-outfit Friends of Gas (Staatsakt).

Ingresso gratuito

Il TACT Festival è inserito all’interno della rassegna “Trieste Estate fuoricentro” del Comune di Trieste, realizzata a cura del Teatro degli Sterpi con il supporto tecnico di Hangar Teatri. Il festival, organizzato dal CUT di Trieste, ha anche il sostegno della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia, della Fondazione Pietro Pittini e le Fondazioni Casali.

Dettagli

Data:
17 Giugno
Ora:
21:00
Prezzo:
Free
Categoria Evento:

Organizzatore

Privato: CUT Trieste

Luogo

Privato: Piazza Perugino