5 ANNI DI TACT

Vada per i trionfi,
ma quante disfatte,

colpi a vuoto
e tentativi ripetuti da capo!

– Wislawa Szymborska

Un traguardo forse impensabile, quando nel 2014 un gruppo di giovani ragazzi decise di realizzare, così su due piedi, un Festival di Teatro Internazionale con 10 compagnie e più di 100 attori, provenienti da tutto il mondo, invitati a portare in scena i loro spettacoli in lingua originale. All’epoca si era realizzato un semplice volantino, il programma era molto più ridotto e il festival si era tenuto in un piccolo ma confortevole teatro di quartiere. Ora eccoci qui alla 5° edizione, con un programma pieno zeppo di eventi e in un Teatro Stabile che sembra essere stato costruito appositamente per il TACT. Sì, perché dal 19 al 27 di maggio il Teatro Stabile Sloveno, in via Petronio 4, diventa la Dimora del Festival.

Il TACT è un “Festival di Scambio”, senza competitività e classifiche, che vuole dare vita principalmente ad un vero e proprio baratto artistico, ad uno scambio di esperienze, conoscenze e tradizioni, creando così un luogo di sperimentazione artistica. Allargare lo sguardo su altre forme e linguaggi teatrali arricchisce e crea momenti di vera aggregazione tra culture diverse. Questo per noi costituisce il significato più profondo del Festival perché condividere le esperienze ti fa crescere e ti ripaga di tutte le fatiche, i sacrifici e gli sforzi di 10 mesi di lavoro.

Durante il giorno si lavora nei vari spazi del teatro, collocati nei diversi piani. Al mattino, in contemporanea, si sviluppano 7 workshop formativi ed intensivi tenuti da registi italiani ed internazionali, anzi da registe. Quest’anno abbiamo voluto che il dono dell’insegnamento e della condivisione del sapere fosse trasmesso da 7 incredibili insegnanti ognuna delle quali vanta anni di esperienza nel mondo del teatro, e alcune anche nel cinema. Ognuna porterà conoscenze diverse: il metodo Stanislavskij della regista russa Marina Shimanskaya, la ricostruzione moderna dei principali Caratteri della Commedia dell’Arte tenuto da Lucia Zaghet, lo studio di uno degli strumenti più forti del nostro corpo, ossia la voce, con la trainer ungherese Márta Kelemen, la danza Odissi, tenuto dalla danzatrice e performer indiana Pratibha Jena Singh, un lavoro di drammaturgia attraverso il ricordo dei nostri sogni con la regista ed attrice Diana Höbel, il teatro-danza con la danzatrice e coreografa ungherese Borbála Blaskó diplomata presso la scuola Folkwang Hochschule di Pina Bausch; lo studio del testo e dei personaggi  tenuto dalla regista lituana Silva Krivickienė. Il lavoro continua nel pomeriggio con gli incontri del Tact&Catch-up dove il pubblico ha modo di incontrarsi con gli attori e i registi degli spettacoli serali per discutere, porre domande o semplicemente ascoltare ciò che i vari gruppi hanno da offrire sulla loro Arte.

Il motore del festival si accende verso sera quando si alza il sipario della Sala Grande e quello della Sala Ridotta ed iniziano gli spettacoli delle 10 compagnie che hanno vinto il bando di partecipazione al festival. Quest’anno ad aprire il TACT sarà la compagnia argentina Grupo Subsuelo Teatro, dove il teatro dell’assurdo si fonda con l’estetica della Pop Art, a seguire uno spettacolo di teatro-danza tratto dai testi poetici di Carmina Burana della compagnia ungherese, composta da 12 attori e danzatori, Class of Cserhalmi György. Si spazia dall’antica mitologia indiana della compagnia Prism Theatre Society, che ha scelto il teatro come mezzo di comunicazione con l’obiettivo di forzare i limiti della creatività, alla letteratura inglese portata in scena dal CUT Trieste (organizzatore del Festival), una realtà giovane e in costante crescita che non proviene da accademie, ma da un lungo e costante percorso volto al lavoro e alla disciplina in forma autodidatta. Ospite speciale quest’anno al TACT Festival è Marco Chenevier, danzatore e attore, diplomato presso l’Accademia Internazionale di Roma, interessato ad un percorso di ricerca esplorando i confini tra i linguaggi della danza e del teatro. Ancora Le Groupe de Théâtre Antique, dalla Svizzera una compagnia composta da studenti ed ex studenti provenienti dall’Università di Neuchâtel, che da molti anni affrontano in chiave moderna testi antichi di autori latini e greci; dall’Iran Carbon Theatre Company che considera l’arte come strumento di collegamento tra i popoli, nonostante le differenze. Dalla Spagna Ànima Eskola dove il lavoro dell’attore si basa sull’improvvisazione, ma con una forte etica e disciplina. Al teatro psicologico e di conflitto tra la fede e il dubbio, tra l’amore e il perdono della compagnia lituana Teomai; ad una performance dedicata alle tradizionali danze indiane della coreografa e danzatrice Pratibha Jena Singh. Ed infine a chiudere l’edizione di TACT 2018 sarà la compagnia russa, già applaudita lungamente a TACT 2017, STUDIYA.project. Abbiamo voluto ospitarla nuovamente perché condividiamo la loro idea di un teatro vissuto, intenso, in costante mutamento, aperto a nuove forme di crescita e arricchimento.

Ma gli eventi e il divertimento non finiscono!  Ogni sera avremo il Tact&Concert con artisti locali e internazionali e con due ospiti speciali: i WassAgushevi Afrobalkan Orchestra e Biondo Dio. Inoltre Tact&Art, una mostra fotografica che durerà tutto il festival organizzata in collaborazione con DDproject; e poi Tact&Wine con degustazioni di vini per conoscere meglio le produzioni della nostra regione; ed infine Tact4Young, perché il Tact ha pensato, come ogni anno, anche ai più piccoli organizzando, in aprile, una settimana di fantastici spettacoli e laboratori.

Aspettando il Tact, nell’attesa dell’inizio del festival, tre insuperabili eventi: Lose Your Mind Underground con Nika Furlani e Ivo Huez che si esibiranno in una performance tra teatro e fotografica; Omaggio a Gillo Dorfles con l’attore Massimo Finelli e il musicista Duilio Meucci; e uno spettacolo dedicato al grande scienziato Nikola Tesla.

Ad aprire il festival, sabato 19 maggio, sarà l’Art Pride, una sfilata per le vie di Trieste accompagnati dalle musiche afrobalkan della WassAgushevi Afrobalkan Orchestra, da trampolieri e dagli spettacoli pirotecnici di Yassin Kordani. Anche quest’anno saremo in tantissimi a sfilare per le vie di Trieste gridando l’orgoglio di essere attori, musicisti, danzatori, acrobati, pittori, scultori…di percorrere l’arte come strada di vita e di credere sempre nella bellezza. Per quanto difficile e dissestata possa essere la via.

Sala grande e ridotto, quinte, costumi, sipario, tende rosse, tende nere, tecnici, operatori, artisti, ospiti, partecipanti, mixer audio, mixer luci, luci, sedie, poltrone, camerino…

Siamo PRONTI!

Luce ed energia.

#madeintact

Staff TACT Festival